Calabria

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La Calabria, dove culture diverse si insediarono lasciando una forte eredità del loro passaggio. Greci, Romani, Bizantini, Arabi e i Normanni hanno lasciato in queste terre cultura, arte, conoscenze e tradizioni uniche, che hanno dato vita a prodotti di grande qualità che si sono mantenuti nei secoli. La provincia di Reggio Calabria per il Bergamotto, Vibo Valentia per la N’duja di Spilinga, Crotone per il Pecorino e la Sardella, detta anche “caviale calabrese”, quella di Catanzaro è nota per le sue produzioni piccanti, quella di Cosenza per i suoi dolci tipici e il Cedro. Percorrendo tutto questo pezzo d’Italia, grazie alle produzioni autoctone di grano, viti e uliveti, è possibile apprezzare una particolare produzione artigianale di pasta, vino e olio che, sposandosi alle condizioni climatiche e altimetriche in cui si producono, consentono di proporre prodotti unici e artigianali di prima qualità che sono alla base della dieta mediterranea, per una cucina nutriente e salutare tramandata da secoli attraverso la vita familiare d’impronta soprattutto contadina e, in quanto tale, vicina alla terra.

PROVINCE:

Provincia di Catanzaro

La provincia di Catanzaro rappresenta il cuore della Calabria; ha una superficie di 2.391 kmq con 80 comuni ed occupa il 15,9% del territorio regionale. È delimitata a ovest dal mar Tirreno, a nord dalla Sila, a est dal Mar Ionio e a sud dalle Serre. La parte centrale del territorio è costituita dal cosiddetto Istmo di Catanzaro, una stretta valle di circa 30 km che unisce le due coste dal golfo di Squillace al golfo di Sant’Eufemia: questo è il punto più stretto di tutta la Penisola italiana e talvolta da alcuni punti è possibile vedere contemporaneamente i due mari, le isole Eolie e anche la cima dell’Etna. Si racconta che gli abitanti di questa zona vennero chiamati dai Greci colonizzatori ‘Italioi’, dal nome del loro re Italo; secondo molti il nome ‘Italia’ sarebbe nato proprio qui. La provincia di Catanzaro possiede diverse località balneari lungo la costa ionica; tra le più conosciute quelle di Soverato e Copanello nel centro del Golfo di Squillace. Non mancano poi le bellezze naturalistiche della montagna come quelle della Sila Piccola. Il territorio ospita inoltre la Piana di Lamezia Terme, una pianura alluvionale situata al centro della costa tirrenica calabrese davanti al Golfo di Sant’Eufemia. Tra i luoghi da non perdere ci sono Taverna, paese natale di Mattia Preti il grande pittore calabrese del XVII secolo, che conserva molte sue opere e borghi come Cortale e Tiriolo. Dal punto di vista enologico nella provincia di Catanzaro ricadono ben quattro DOC, Scavigna, Lamezia, Bivongi e Savuto e nella piana di Lamezia si produce l’Olio Extravergine di Oliva Lametia DOP. Uno dei piatti più famosi della Calabria gastronomica e che si prepara solo qui è il Morzello alla catanzarese, ‘u Morzeddhu, ovvero un misto di frattaglie e parti di trippa di vitello cotto in una piccante salsa di pomodoro e servito ben caldo nella tipica pitta. A Lamezia Terme inoltre è possibile assaggiare specialità dolci locali quali i Baci di Dama calabresi e la tipica Muzzunata nel periodo estivo, una granita di mandorle artigianale. Il comune di Cortale è diventato famoso per la coltivazione della cosiddetta ‘Posa’ ovvero di diverse varietà di fagioli diventati oggi un prodotto amatissimo e ricercatissimo.

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Provincia di Cosenza

La provincia di Cosenza è grande 6.650 kmq e copre il 44,1% della superficie regionale; il territorio cosentino è suddiviso in ben 155 comuni che la rendono l’ottava provincia italiana per estensione. Occupa quasi per intero la porzione centro-settentrionale della Calabria, dalla costa ionica ad est a quella tirrenica ad ovest (228 km di costa in totale), dal Massiccio del Pollino a nord, all’Altopiano della Sila Grande a sud. Non mancano fertili pianure come quella di Sibari, grandi valli come quella del Crati e dolci zone collinari come quelle che degradano a nord e ad est della Sila Greca. La provincia di Cosenza è ricca di luoghi affascinanti, di incantevoli borghi come Altomonte, Civita, Morano, Cleto o Belmonte; quest’area della regione ospita importantissimi siti archeologici tra cui quello di Sibari, una delle più antiche colonie della Magna Grecia, musei, chiese antichissime come il Patirion di Rossano, famosi luoghi di culto come il Santuario di San Francesco da Paola. Dal maestoso bosco di alberi secolari dei ‘Giganti della Sila’ ai sentieri selvaggi e avventurosi del Parco Nazionale del Pollino fino ad arrivare ai suggestivi paesaggi costieri come quelli di Diamante o San Nicola Arcella, le attrattive sono centinaia e ne valgono tutte la pena. Da nord a sud la provincia di Cosenza custodisce dal punto di vista enogastronomico un patrimonio enorme: il vino, l’olio extravergine d’oliva (che ha ottenuto il riconoscimento DOP), il pane, i formaggi, i salumi, i prodotti ortofrutticoli e tutte quelle lontane tradizioni culinarie e dolciarie che si tramandano di generazione in generazione. Le zone del Pollino cosentino sono rinomate per il fagiolo Poverello Bianco, per la lenticchia e per i ceci, i peperoni cruschi, per il Pane di Cerchiara e di Cuti; a Saracena si produce il Moscato, un passito molto particolare in cui una parte del mosto è sottoposto a bollitura; nella Piana di Sibari, affacciata sulla costa ionica, hanno trovato l’habitat ideale agrumi come le Clementine di Calabria IGP e il famoso Riso di Sibari, mentre un po’ più a nord, a Rocca Imperiale, si produce un altro straordinario frutto IGP, il Limone di Rocca Imperiale. Sul versante opposto, l’Alto Tirreno cosentino eccelle nella coltivazione del prezioso Cedro di Calabria e altro vanto della provincia di Cosenza sono i suoi fichi che per le loro caratteristiche di qualità hanno ottenuto il marchio DOP. Imperdibili per chi visita la provincia i suoi vini bianchi, rosati e rossi delle Terre di Cosenza DOP e Savuto DOC che nascono da antichi vitigni autoctoni come il magliocco, da accompagnare a taglieri di Capocollo, Soppressata, Salsiccia di Calabria DOP, Caciocavallo Silano DOP e formaggi stagionati, ma anche ad arrosti di carne e alle famose Patate della Sila IGP.

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Provincia di Crotone

La provincia di Crotone si estende su una superficie di 1.716 kmq e comprende 27 comuni; si affaccia ad est sul mar Ionio e confina a nord-ovest con la provincia di Cosenza e a sud-ovest con quella di Catanzaro. Si trova in uno dei territori più belli della Calabria, incastonata tra le azzurre acque del mar Ionio e i boschi rigogliosi delle sue montagne; sono molte infatti le bellezze paesaggistiche, naturalistiche, storiche e culturali. Il suo capoluogo è Crotone, un’altra delle grandi città della Magna Grecia protagoniste della storia della regione. Di questa colonia è possibile ammirare ancora le tracce evidenti del suo passato nella suggestiva area archeologica di Capo Colonna in cui sopravvive un’unica colonna facente parte del tempio dorico dedicato al culto di Hera Lacinia; fu a Crotone che il filosofo Pitagora decise di trasferirsi fondandovi la sua scuola nel V sec. a.C. L’area marina protetta di Capo Rizzuto, istituita negli anni ’90, è la più grande in Italia con i suoi 15mila ettari di mare; tra spiagge di sabbia finissima e promontori rocciosi spicca la celebre fortezza aragonese di Le Castella. Risalendo verso l’interno e le montagne possiamo trovare borghi meravigliosi come quello di Santa Severina soprannominato ‘la nave di pietra’ per la sua posizione geografica unica, siti di interesse geologico come Verzino e Zinga (Geoparco Ipogeo Altocrotonese) con grotte carsiche, basilische e preistoriche o il parco della Montagnella. Il Crotonese è molto famoso soprattutto per il vino: regina incontrastata del mondo vitivinicolo della Calabria è infatti l’area che ruota attorno alla città di Cirò da cui nasce l’omonima Denominazione di Origine Controllata; il vitigno simbolo è il gaglioppo da cui si ricavano ottimi vini rossi e rosati che esprimono appieno le caratteristiche di questo territorio. Anche Cirò è legata ad un nobile passato magnogreco e a miti e leggende che aleggiano tutt’oggi attorno ad essa; questa zona possiede spiagge bellissime e un mare pulitissimo. Oltre al Cirò la provincia di Crotone possiede altre due DOC, Melissa e Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto; dal punto di vista gastronomico molte le eccellenze e le unicità, dal Pecorino Crotonese DOP alla sardella, il cosiddetto ‘caviale calabrese’, conserva ittica piccante, dai salumi al rinomato Pane di Cutro.

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Provincia di Reggio Calabria

Il territorio reggino conta 97 comuni e si estende per 3.183 kmq occupando il 21,1% della superficie della Calabria. La provincia di Reggio Calabria, la punta dello Stivale, con i suoi 3.183 kmq è contraddistinta da territori diversi per ambiente e per paesaggio; si trova esattamente in mezzo al Mediterraneo e si snoda dalle coste del Mar Tirreno a quelle del Mar Ionio da Rosarno a Punta Stilo per circa 220 km. A fare da padrone è il Massiccio dell’Aspromonte suddiviso nei tre versanti sud orientale e meridionale ionico, sud occidentale e nord occidentale tirrenico e la zona centrale. Dalle montagne nascono torrenti e fiumare tra cui l’Amendolea e il Calopinace; l’unica pianura della provincia è la Piana di Gioia Tauro affacciata sul Tirreno. Il decentramento amministrativo vede la presenza di tre circondari, quello dello Stretto (ovvero l’area urbana di Reggio Calabria tra Villa San Giovanni e Melito di Porto Salvo fin sull’Aspromonte, la Costa Viola e l’area ellenofona Dell’Amendolea e della Bovesia), quello di Palmi e quello di Locri. Sono tutti luoghi di straordinaria bellezza e cultura a partire proprio da Reggio Calabria col suo ‘Chilometro più bello d’Italia’ che custodisce nel Museo Archeologico Nazionale i Bronzi di Riace, gioielli di inestimabile valore. Tappe obbligate per chi vuole godere delle unicità della provincia di Reggio sono Gerace, il borgo con diciassette chiese che fanno da contorno alla bellissima Cattedrale romanico-normanna; Stilo,famoso per La Cattolica, ovvero un tempietto greco-bizantino poggiato sulle pendici del Monte Consolino; Scilla e il suo borgo marinaro di Chianalea che lungo la Costa Viola incantano chiunque si fermi ad ammirarli.  Sulla costa reggina sono nate le antiche colonie di Reggio, Locri Epizefiri, Caulonia: ancora oggi i resti archeologici presenti ne attestano la loro grandezza e i fasti di un passato glorioso. Dal punto di vista enogastronomico le specialità prodotte in provincia di Reggio Calabria sono molte e varie. Partendo dal vino troviamo due DOC, Bivongi e Greco di Bianco; quest’ultima è rappresentata da un passito raro e prezioso prodotto esclusivamente nel territorio di Bianco, sulla Riviera dei Gelsomini; il simbolo di questa zona della Calabria è sicuramente il bergamotto, il cui Olio Essenziale ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP). Nel reggino si coltiva da molto tempo un altro particolare frutto esotico che ha trovato qui il microclima ideale con cui crescere: è l’annona cherimola che qui chiamano familiarmente ‘u nonu i Riggiu’, oggi PAT regionale. A Ciminà, piccolissimo comune della Locride, si fa un Caciocavallo particolare a due testine, piccolo e allungato mentre a Mammola non si possono non gustare i piatti a base di pesce stocco, emblema di questo comune che possiede il primato nella lavorazione e preparazione di questa conserva ittica. Anche il pane merita una dovuta attenzione, come quelli artigianali a lievitazione naturale che si producono a Platì e a Canolo. Infine la Bovesìa, ovvero l’area grecanica della provincia di Reggio in cui si parla ancora il ‘greco di Calabria’, porta avanti affascinanti tradizioni culturali e gastronomiche come ad esempio quella del formaggio musulupu.

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Provincia di Vibo Valentia

La provincia di Vibo Valentia si estende su una superficie di 1.139 kmq e comprende 50 comuni; si affaccia ad ovest sul Tirreno, fra le province di Catanzaro e Reggio Calabria e il suo territorio passa dal mare ai monti delle Serre, con terrazzi e versanti che degradano a picco e che rendono il paesaggio costiero di questa zona davvero spettacolare. La Costa degli Dèi è un gioiello naturalistico che va da Pizzo a Nicotera; lungo questo tratto troviamo le famose località di Tropea, Ricadi, Zambrone e Capo Vaticano che vantano spiagge tra le più belle della Calabria e del sud Italia. La provincia è ricca di storia e cultura; Hipponion è il nome che i greci di Locri Epizefiri diedero alla città di Vibo Valentia nel lontano VII secolo a.C., nata come loro subcolonia; il museo archeologico vanta una delle testimonianze epigrafiche più importanti dell’antica Grecia, una sottile lamina d’oro su cui sono stati incisi dei versi e ribattezzata Laminetta Orfica. Nell’entroterra vibonese spicca per maestosità la Certosa di Serra San Bruno, un convento fondato nel 1100 da Bruno di Colonia e tutt’ora attivo, importante meta di turismo religioso. Tra i prodotti enogastronomici della provincia di Vibo Valentia il podio lo detiene senza dubbio l’amatissima ‘Nduja, il piccante salume spalmabile diventato il simbolo della cucina calabrese nel mondo. Non si può non visitare Pizzo Calabro e non sedersi nella sua deliziosa piazzetta e gustare il rinomato Tartufo di Pizzo, il gelato artigianale alla nocciola con un cuore cremoso di cioccolato fondente che ha fatto la fortuna di questa località. Tra le altre eccellenze del territorio ci sono anche un formaggio, il Pecorino del Monte Poro, che grazie alle sue caratteristiche e alla sua antica tradizione casearia nota già dal ‘500 ha ottenuto la DOP, e i fagioli coltivati a Caria di Drapia, la ‘sujaca a burru’ e la ‘sujaca cannellina’. Per quanto riguarda i vini della provincia di Vibo Valentia da alcuni anni è lo zibibbo (o moscato di Alessandria) il protagonista dell’enologia locale: questo antico vitigno è stato rivalutato e ripristinato e vinificato secco regala prodotti dalle eccezionali caratteristiche organolettiche e di grande qualità.

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